Ti stai chiedendo se sarebbe il caso di procedere a una ricarica dell’aria condizionata della tua auto? Qui troverai tutto quello che c’è da sapere su funzionamento, manutenzione e costi.

Perché viene effettuata la ricarica dell’aria condizionata?

Il climatizzatore dell’auto non è altro che un impianto composto da un serbatoio contenente gas refrigerante, un circuito di tubi e un compressore collegato al motore dell’autovettura: l’aria calda aspirata dall’esterno cede calore al gas refrigerante, abbassandosi di temperatura e perdendo umidità (che viene scaricata all’esterno), in questo modo rinfrescando l’abitacolo.

Esistono due tipi di condizionatori, manuale (è il guidatore che, tramite apposite manopole, imposta e gestisce temperatura e flusso dell’aria) e automatico (è il climatizzatore stesso a gestire in autonomia temperatura, flusso e umidità dell’aria in base a parametri preimpostati), ma il principio di funzionamento è lo stesso.

Il circuito in cui circola il gas refrigerante è a tenuta stagna, quindi, a parte un minimo calo fisiologico, il gas non dovrebbe diminuire troppo con il tempo, a meno che non vi siano perdite nel sistema di tubi e raccordi. Da qui l’importanza di sottoporre l’impianto di aria condizionata a controlli periodici da personale specializzato che, attraverso speciali apparecchiature, sarà in grado di capire se è il caso di procedere alla ricarica del gas.

Ogni quanto va effettuata?

La ricarica dell’aria condizionata può rendersi necessaria dopo molto tempo che si utilizza l’autovettura: a volte dopo 3-4 anni, a volte dopo più tempo. Tutto dipende dallo stato di salute dell’intero impianto e, in particolare, dalle tubature e dai raccordi che col tempo (anche a causa di vibrazioni e strade sconnesse) possono allentarsi e causare perdite di gas refrigerante.

Sarebbe buona norma far controllare una volta l’anno l’impianto di climatizzazione della tua auto da un esperto, in quanto quest’ultimo:

  • E’ in grado di capire se c’è carenza di gas.
  • Ha la competenza per maneggiare i gas refrigeranti in sicurezza, seguendo la normativa vigente.
  • Può capire se la perdita di gas è fisiologica o è dovuta a falle nell’impianto

In linea di massima, un controllo va effettuato ogni 60 mila chilometri per accertarsi che ogni componente funzioni in modo efficiente. Tuttavia, la ricarica dell’aria condizionata si rende necessaria quando si iniziano ad avvertire determinati sintomi a bordo della propria vettura.

Ecco, alcuni dei segnali che richiedono un intervento tempestivo ed efficace:

  • quando l’aria fredda inizia a calare fino a diventare completamente assente;
  • quando l’auto non riesce a raggiungere la temperatura richiesta, specialmente in caso di climatizzatore automatico.

Quanto costa?

Dipende dalla tipologia di gas utilizzato e dalla quantità di ricarica richiesta. Comunque parte

da un minimo di 65,00 euro (R134A) a un massimo di 160,00 euro (R1234YF).

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